Stazione a Secco DGACV

La stazione a secco DGACV rappresenta una grande novità per gli impianti antincendio sprinkler a secco.

Diversi sono i vantaggi della nuova stazione a secco DGACV:

• Gamma di diametri da 3” DN80 a 8” DN200
• Peso e ingombri tra i più contenuti del mercato
• Riarmo del Clapet esterno alla valvola
• Rivestimento interno ed esterno della valvola con polvere in poliestere
• Funzionamento a bassa pressione aria
• Connessioni scanalate
• Pressione di esercizio 21 bar
• Approvazioni UL, FM, CE
• Trim preassemblato e collaudato in fabbrica

Vediamo nel dettaglio come funziona una stazione a secco.

Un impianto antincendio sprinkler a secco viene installato in tutte quelle situazioni in cui a causa di basse temperature e conseguente eventualità di congelamento i tubi non possono contenere acqua.

In questi casi le tubazioni vengono riempite di aria in pressione e una valvola a secco impedisce l’ingresso dell’acqua fino al momento del bisogno, ovvero fino all’attivazione dello sprinkler.

Le tubazioni a monte della stazione di controllo sono permanentemente riempite d’acqua in pressione mentre quelle a valle della stazione sono permanentemente riempite d’aria in pressione. La caduta di pressione dell’aria, conseguente all’apertura di uno o più erogatori sprinkler, determina l’ingresso dell’acqua nelle tubazioni dell’impianto.

Pertanto quando scoppia un incendio l’impianto sprinkler a secco si attiva e inizia l’erogazione d’acqua con conseguente attivazione della campana idraulica.

La nuova stazione a secco DGAC e distribuita in Italia da MEFA è approvata FM e certificata CE e UL.

E’ un stazione a bassa pressione cioè ha una pressione dell’aria inferiore nelle tubazioni. Con una pressione di aria inferiore, il  volume d’aria da spostare attraverso il sistema, una volta aperta la valvola sprinkle,r è inferiore e questo risulta particolarmente utile quando il sistema ha una alimentazione idrica a bassa prevalenza, tubazioni più piccole e sprinkler con orifizio più piccoli.

Il battente della valvola è tenuto in posizione chiusa da un meccanismo di rilascio idraulico con una membrana di gomma. La pressione (intesa come pressione di ingresso dell’acqua del sistema) nel meccanismo di rilascio è controllata da un attuatore ad aria sensibile alla perdita di pressione del sistema sprinkler (in caso di sprinkler aperto durante un incendio). La velocità di reazione alla perdita di pressione può essere aumentata con un Acceleratore (accessorio opzionale). Quando il clapet è aperto, è presente anche un flusso d’acqua verso una linea di allarme parallela provvista di Pressostato e Campana Idraulica d’Allarme.

La stazione a secco DGAC è fornita con set di configurazioni premontate plug & play e diversi elementi opzionali:

  • Acceleratore + trim
  • Acceleratore senza trim
  • Dispositivo di mantenimento della pressione dell’aria
  • Campana idraulica d’allarme
  • Pressostato di allarme linea acqua e linea aria

Scarica la Scheda Tecnica della Stazione a a Secco DGACV >>>

Scarica le Istruzioni di Montaggio e Manutenzione della Stazione a Secco DGACV >>>

Per scoprire disponibilità e prezzi visita il nostro e-shop >>>

Stazione a secco DGAC

Stazione a secco DGAC

Derivazioni sprinkler più convenienti!

Le derivazioni sprinkler di MEFA diventano ancora più convenienti.

Grazie ad un miglioramento del processo produttivo, da ora vengono vendute ad un prezzo davvero interessante!

Le derivazioni interessate sono:

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Ancora più economici fra i binari MEFA!

A seguito di un miglioramento produttivo che ha portato ad una riduzione del costo di produzione, i binari di montaggio per carichi medio-leggeri MEFA beneficiano di una significativa riduzione di prezzo!

I binari di montaggio interessati sono i seguenti:

  • Binario Stex 35/20
  • Binario Stex 35/35

Questi binari assicurano un montaggio veloce grazie alla collaudata accessoristica Stex.

Inoltre:

  • Binario Profilo C 27/18
  • Binario Profilo C 35/21

I nuovi prezzi sono già in vigore.

Tutti i binari sono provvisti di approvazione RAL.

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In alternativa puoi scrivere a marketing@mefa.it!

Approfittane subito!

MEFA a mcTER Milano

MEFA Italia sarà presente come espositore a mcTER Milano.

mcTER è la mostra convegno Biometano-Biogas-Biomasse, un appuntamento per operatori professionali che unisce convegni, workshop e un’area espositiva dove incontrare i leader di settore.

Giunta in Italia alla undicesima edizione, si terrà il 29/06/2023 presso il Crowne Plaza Hotel di San Donato Milanese.

L’accesso alla manifestazione è gratuito, previa registrazione.

Registrati a questo link!

Sprinkler CMD per magazzini intensivi

Gli sprinkler CMD sono ideali per la protezione antincendio nei magazzini e nei depositi intensivi.

I magazzini solitamente sono esposti ad un elevato rischio d’incendio. Oltre alla merce, infatti, possono contenere altri elementi che facilitano la propagazione delle fiamme, quali ad esempio plastica, cartone o legno. Per questo motivo devono essere provvisti di un adeguato impianto antincendio che previene, rileva ed estingue le fiamme che si possono propagare con conseguenze su persone e cose.

Fra i sistemi di protezione, quelli attivi sono pensati, in particolare, per rilevare gli incendi ed evitarne la propagazione.

Fra questi, i sistemi di sprinkler automatici sono quelli più utilizzati nei magazzini di stoccaggio.

Sono formati da una rete di tubazioni generalmente piene d’acqua in pressione e dotate di ugelli di scarico (gli sprinkler) opportunamente distribuiti nel magazzino, ad esempio, all’interno delle scaffalature (in rack) e/o a soffitto.

Gli sprinkler sono generalmente provvisti di un bulbo di vetro frangibile che contiene un liquido che si espande quando viene riscaldato. Quando viene raggiunta la temperatura di innesco, il liquido si espande abbastanza da rompere il bulbo di vetro, attivando l’erogatore e permettendo all’acqua di fluire.

In caso di incendio, si attiveranno soltanto gli sprinkler più vicini alla zona interessata dal fuoco che abbiano superato una determinata temperatura, lasciando libero il passaggio alla fuoriuscita dell’acqua.

La distribuzione degli sprinkler deve essere progettata tenendo in considerazione molti fattori tra i quali sono compresi il tipo di merce stoccata, il tipo imballaggi, il metodo di stoccaggio: a terra, su scaffalatura porta pallet, su scaffalatura con ripiani chiusi, ecc.; l’altezza dei sistemi di stoccaggio e dell’edificio, etc.

È possibile installare gli sprinkler rasenti il soffitto degli edifici che misurano fino a 13,5 m di altezza, tuttavia, quando si supera questa altezza, sono sconsigliati. Il motivo è che l’energia dei gas caldi potrebbe impedire alle gocce d’acqua di raggiungere il fuoco, perché evaporano prima. Per risolvere questa situazione, si possono collocare degli sprinkler ai livelli intermedi delle scaffalature.

In caso di depositi ad alto impilamento, la normativa che più tratta la problematica degli impianti sprinkler nei magazzini è la NFPA (National Fire Protection Association), dove alla soluzione standard di sprinkler spray in abbinamento agli sprinkler negli scaffali (in-rack sprinkler), si trovano efficaci alternative come gli sprinkler CMDA.

SPRINKLER CMDA PER MAGAZZINI INTENSIVI

Questi sprinkler sono in grado di erogare molta acqua grazie a fattori K (coefficienti di scarico) elevati.

Lo Sprinkler CMD per magazzini intensivi (dove CMDA è l’acronimo per Control Mode Density Area) lavorano per controllare l’incendio (Control Mode); infatti, sono progettati per bagnare durante un incendio fino all’arrivo dei primi soccorsi, ma senza garanzia che l’incendio venga domato.

L’altra parte del nome (Density Area) invece descrive  il criterio idraulico che si utilizza per una corretta progettazione di un impianto con questo tipo di sprinkler: attraverso un insieme di curve che danno il valore di densità in funzione dell’area operativa è possibile definire la quantità di flusso d’acqua richiesta per l’intera metratura dell’area definita. Ovviamente il tutto in funzione della tipologia della merce e delle altezze degli scaffali.

I CMDA non sono in realtà diversi per forma e funzione dai classici sprinkler spray, ma sono distinti soprattutto per la loro capacità di erogare acqua a parità di pressione, capacità che viene ben rappresentata dal loro coefficiente K, e che nei CMDA è decisamente più elevata e quindi sono in grado di generare più acqua a pari valore di pressione.

Lo Sprinkler CMD K200 distribuito da MEFA Italia è disponibile in versione upright e pendent con connessione filettata da 3/4” e temperature di esercizio di 68°C, 93°C e 141°C.

In conformità con la normativa VdS CEA 4001, l’applicazione con protezione del soffitto solo per magazzini autoportanti e magazzini a blocchi ST1 e classe di rischio incendio da HHS1 a HHS4, è possibile con altezze del soffitto di max. 15 metri e offre un risparmio di acqua fino al 25%.

Per i magazzini di stoccaggio di materiali sintetici del tipo di stoccaggio ST1 e KLT secondo VdS CEA 4001, allegato K7.3, le altezze del soffitto possono arrivare fino a 13,7 metri anziché 10,5 m. Non sono necessari coperchi di copertura per i contenitori KLT del livello superiore o protezione con film schiumogeno.

Questo sprinkler offre maggiore flessibilità in fase di progettazione ed aiuta a ridurre significativamente il costo dell’impianto antincendio.

Lo puoi trovare all’interno del nostro e-shop.

Sprinkler CMDA per depositi intensivi

SPRINKLER CMDFP A GETTO PIATTO

Gli sprinkler flat hanno la capacità di realizzare un getto piatto che aumenta la superficie di copertura e quindi la loro area di intervento. Per questo vengono impiegati in spazi angusti come all’interno di controsoffitti o per la protezione di intercapedini dei pavimenti galleggianti, sia nelle versioni pendent che upright.

Lo Sprinkler CMD per magazzini intensivi a getto piatto distribuito da MEFA è specificatamente studiato per l’uso all’interno degli scaffali.

Attualmente è lo sprinkler approvato VdS più veloce e più piccolo sul mercato.

Con un RTI (Response Time Index) <30, è la combinazione ideale allo Sprinkler CMD K200, poiché secondo la normativa VdS CEA 4001 gli sprinkler in rack devono essere veloci almeno quanto gli sprinkler installati a soffitto.

Lo Sprinkler CMDFP è disponibile nella versione pendent con connessioni filettate da 3/8” con K57, 1/2” con K80 e K115 oppure 3/4” con K115.

A completamento dell’offerta, sono disponibili accessori come tegoli anti bagnamento, deflettori e gabbiette di protezione.

Sprinkler CMD Flat per depositi intensivi

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Nuovo Listino Prezzi 2023

Il prossimo 1 giugno 2023 entrerà in vigore il nuovo Listino Prezzi 2023.

I prezzi in esso contenuti riflettono l’adeguamento delle attuali condizioni di mercato e pertanto si registra una riduzione di prezzo in diverse categorie di prodotto.

Il listino, come di consueto, è suddiviso in due sezioni principali:

  • Le Soluzioni di fissaggio e supporto degli impianti
  • Le giunzioni, le stazioni di allarme, gli sprinkler e le valvole antincendio.

Queste le principali novità di prodotto.

È stata introdotta una nuova Piastra Snodata per la connessione al binario di montaggio che ora è adatta sia per la connessione verticale che orizzontale.

Inoltre è stato aggiunto il nuovo Elemento Scorrevole 35 mm, adatto per l’assorbimento delle dilatazioni assiali per installazioni sospese, provvisto ora di connessione M8/M10  e dotato di una maggiore capacità di carico, 2,5 kN (invece 1,5 kN del precedente).

Per finire è stata aggiunta la Slitta GL 100 Centum® per l’assorbimento di dilatazione assiali su profili Centum®.

Nella sezione Antincendio sono stati introdotti nuovi prodotti quali la Curva Ridotta 90°, la Curva di Scarico 90° e il Tee Ridotto, tutti disponibili sia verniciati rossi RAL3000 che zincati, necessari per la giunzione delle tubazioni in impianti antincendio sprinkler.

Inoltre, per le giunzioni già presenti a listino, sono stati aggiunte diverse nuove misure, che permettono ora di avere un’offerta pressoché completa.

Nel listino è sempre disponibile l’indicazione della disponibilità a stock dei prodotti e la presenza di un cronometro a indicare i tempi medi di approvvigionamento per articoli non disponibili a stock.

Per ricevere una copia in formato cartaceo oppure in PDF, prenota un appuntamento con un nostro Funzionario Tecnico Commerciale a questo link.

Verrai ricontattato nel più breve tempo possibile!

Mensola rinforzata per il sostegno di carichi elevati

La mensola rinforzata per il sostegno di carichi elevati è caratterizzata da una capacità di carico notevolmente superiore rispetto ai modelli precedenti del catalogo MEFA appartenenti alla stessa famiglia. In sostituzione del vecchio binario 36/40/2,00mm (larghezza x altezza x spessore del binario), la mensola saettata 45/45/2.0 mm è realizzata con il binario di montaggio MEFA 45/45/2,0mm; il binario verticale è corrispondentemente più grande (51,5/29,5/3,0mm).

E’ disponibile in cinque diverse lunghezze di binario a sbalzo:

  • 420,0mm
  • 525,0mm
  • 630,0mm
  • 735,0mm
  • 840,0mm

L’aumento della capacità portante è riscontrabile soprattutto nella mensola avente lunghezza dello sbalzo di 420,0mm dove la forza posizionata all’estremità incrementa di valore passando da 1,53kN a 2,60kN.

Il binario di montaggio 45 di MEFA, oltre alla maggiore capacità di carico, è anche compatibile con il sistema di montaggio rapido Stex 45 di MEFA, che consente di risparmiare tempo prezioso in fase di installazione.

La mensola rinforzata per il sostegno di carichi elevati è adatta per il montaggio di unità esterne di impianti di climatizzazione, di pompe di calore aria-acqua e di altri dispositivi; è adatta anche per il sostegno di tubazioni.

Può anche essere utilizzata per installare a parete tubazioni e canaline elettriche.

Grazie alla zincatura a caldo del pezzo, questa mensola è ideale per tutte le installazioni esterne avendo una maggiore protezione alla corrosione. In ambienti particolarmente corrosivi, ad esempio quelli industriali o marittimi, MEFA può fornire le mensole saettate anche con la finitura superficiale tipo “TSP-5” (Top Surface Protection), applicata a tutte le parti che compongono l’elemento, al fine di garantirne la massima protezione.

La mensola viene fornita in set comprensivi di tappi protettivi in plastica.

Soprattutto per il montaggio di macchine impiantistiche vibranti, nella gamma di accessori di montaggio sono disponibili speciali elementi isolanti che hanno lo scopo di ridurre la trasmissione del rumore prodotto dalle vibrazioni meccaniche.

Disponibile sul nostro eshop! 

mensola rinforzata esempi

multiQ alla fiera ISH di Francoforte

In occasione di questa fiera, MEFA Befestigungs-und Montage Systeme GmbH presenterà per la prima volta il Sistema Energetico multiQ, composto da un‘insieme di elementi scambiatori che recuperano l’energia normalmente disponibile nell’ambiente e la trasferiscono alla pompa di calore.

MEFA sarà a presente al Padiglione 12.1, Stand C52.

Lo scambiatore del Sistema Energetico multiQ in cui circola il fluido termovettore, è stato pensato per sfruttare tutte le fonti di energia termica disponibili in prossimità dell’edificio da riscaldare/climatizzare. Il calore geotermico della parte più superficiale del suolo, il calore disponibile nei corsi d’acqua e nei laghi, il potenziale termico ricavabile dal cambio di fase ghiaccio/acqua e il calore presente nell’aria viene trasmesso ad una pompa di calore.

Il sistema multiQ prevede l‘utilizzo di una pompa di calore acqua glicolata/acqua, più efficiente di una pompa di calore aria/acqua (anche per la climatizzazione estiva).

Con multiQ, MEFA intende collaborare con i produttori di pompe di calore per la realizzazione di impianti di riscaldamento/climatizzazione a basso impatto ambientale.

Martin Schneider, CEO dell’Azienda, afferma: Numeri, dati e tempi di ammortamento brevi riusciranno a convincere anche i professionisti del valore di multiQ”.

Scopri di più sul sistema multiQ nel sito dedicato!

Martin Schneider CEO MEFA GmbH

Schema multiQ

Supporti delle Tubazioni del Sistema Drenante

MEFA ha curato il dimensionamento dei supporti delle tubazioni del sistema drenante di emergenza all’aeroporto di Monaco di Baviera

Ristrutturare un tetto piano con un’estensione maggiore di due ettari non è affatto un progetto di manutenzione ordinaria. Il rifacimento della copertura dell’Hangar 3 all’Aeroporto di Monaco si è reso necessario dopo 30 anni ed è consistito sia nella sostituzione del tetto, sia nell’installazione di un nuovo sistema drenante di emergenza, opportunamente equipaggiato con i corretti supporti delle tubazioni.

Le aziende fornitrici dell’impianto e dei sistemi di sostegno, rispettivamente Saint-Gobain e MEFA, hanno supportato i progettisti e l’installatore fornendo tutta la consulenza tecnica necessaria.

Vediamo come.

Supporti delle Tubazioni MEFA Aeroporto di Monaco

I percorsi delle tubazioni del drenaggio di emergenza dovevano essere inseriti in modo tale che fosse ancora possibile il funzionamento delle piste delle gru e tutta l‘altezza non fosse limitata.

Sistema drenante regolare e di emergenza

Le abbondanti precipitazioni richiedono attenzioni sempre maggiori per gli effetti dirompenti che possono avere su edifici, impianti e intere città. Le piogge consistenti possono rappresentare un problema soprattutto in presenza di tetti piani: questi sono generalmente provvisti di parapetti perimetrali, in modo che l’impermeabilizzazione del tetto possa essere rifinita su di essi. Quando piove molto, tuttavia, il drenaggio delle acque meteoriche attraverso il sistema di scarico pluviale presente può diventare insufficiente, portando così il livello dell’acqua ad alzarsi rapidamente proprio sulla copertura, facendola diventare come una vasca d’acqua. In casi estremi, l’acqua presente in copertura può diventare un sovraccarico sulla copertura stessa, non previsto in fase progettuale.

Per questo motivo, la Norma DIN 1986-100 (Sistemi di drenaggio per edifici e proprietà) richiede oltre alla presenza di un sistema di drenaggio regolare, con scarico nella rete fognaria, anche un  sistema di drenaggio di emergenza ulteriore. Per la progettazione di un impianto di drenaggio di emergenza si utilizza come parametro la cosiddetta “pioggia del secolo”, ossia una precipitazione piovosa avente un tempo di ritorno TR di 100 anni, per la quale sono stati identificati e tabellati precisi valori da utilizzare nei calcoli.

“Questi eventi, così come la quantità di pioggia, variano notevolmente da zona a zona”, riferisce l’architetto Arne Zucker dello studio di ingegneria GFM Civil and Environmental Engineers di Monaco, che ha seguito i lavori di ristrutturazione della copertura dell’Hangar 3. Con “pioggia del secolo” si intende una pioggia di eccezionale intensità avente durata di 5 minuti e che si verifica solo una volta in 100 anni.

supporti delle tubazioni

Le forze prodotte quando un flusso d’acqua viene deviato, in questo caso di 90° con una variazione altimetrica, devono essere calcolate e assorbite dalle strutture di supporto.

Il sistema drenante di emergenza

“Quando l’Hangar 3 dell’aeroporto di Monaco è stato costruito, 30 anni fa, il drenaggio di emergenza non era ancora la norma”, continua Zucker, “ma da allora il numero di forti piogge è aumentato. Anche se finora non sono successi eventi catastrofici, la ristrutturazione della copertura prevede di includere anche un sistema di drenaggio di emergenza”.

Per dare un’idea del progetto, Zucker fornisce le dimensioni dell’aeroporto di Monaco e i parametri di precipitazioni da considerare: un evento di pioggia avente tempo di ritorno di 5 anni e durata di 5 minuti prevede di considerare un volume di acqua di 250 litri al secondo per ettaro: tale valore è la base progettuale per il sistema di drenaggio standard. Al contrario, i 5 minuti di “pioggia del secolo” prevedono un quantitativo di acqua di 775 litri al secondo per ettaro. Il drenaggio di emergenza deve essere in grado di drenare da solo tale volume di acqua (tenendo in considerazione anche il fatto che il drenaggio standard tramite le tubazioni di scarico fognarie potrebbe essere intasato e non in grado di far defluire liberamente l’acqua).

Presso l‘Hangar 3 è stato mantenuto il sistema drenaggio standard, già esistente, che convoglia l’acqua delle piogge normali nel sistema fognario. Ad esso è stato affiancato un drenaggio di emergenza, nell’eventualità di precipitazioni più abbondanti, del tipo “a pressione”: qui le tubazioni risultano essere completamente riempite d’acqua e il dislivello altimetrico garantisce alte velocità di deflusso delle acque (notevolmente superiori alle velocità di drenaggio a pelo libero, dove i tubi sono solo parzialmente riempiti d’acqua). La pressione negativa che si viene a creare all’interno delle tubazioni piene d’acqua fa sì che l’acqua presente sulla copertura dell’edificio venga aspirata nella tubazione stessa.

I vantaggi del drenaggio a pressione sono le dimensioni ridotte delle tubazioni, l’autopulizia delle stesse grazie alle elevate velocità che acquista il fluido presente nonché l’installazione di tubazioni senza pendenza (con la conseguenza di avere strutture di supporto praticamente orizzontali). Le tubazioni dell’impianto di drenaggio d’emergenza sono inoltre realizzate in ghisa che, rispetto alla plastica, ha una resistenza maggiore e un’espansione termica notevolmente inferiore. La normativa inerente la protezione antincendio richiede l’impiego di materiali da costruzione non-combustibili.

La hall dell’aeroporto, ubicata a sud-ovest, è lunga 305 metri con direzione da est a ovest ed è divisa in due parti, in prossimità della sua mezzeria, da un muro di protezione antincendio (tale divisione consente il rifacimento della copertura in step successivi). La sua larghezza è di circa 84 metri mentre la sua altezza è pari a 32 metri. Gli edifici multipiano confinano a nord e a sud; in prossimità della pista c’è un portico leggermente più basso con una profondità di 5,5 m, in cui si trovano i cancelli di imbarco.

Tubazioni per il sistema drenante

Secondo la normativa, la pendenza della copertura deve essere del 2% (inclinazione necessaria affinché le acque meteoriche possano defluire velocemente dalla copertura stessa migliorando così la durabilità nel tempo del materiale impermeabile presente su di essa). La superficie del tetto è progettata in modo tale che l’acqua si raccolga in due depressioni lineari che corrono in direzione est-ovest dove sono presenti, disposti allineati, anche gli scarichi del drenaggio standard.

Gli scarichi per lo scolo di emergenza, in numero di 44 per ciascuna delle due porzioni della hall, sono disposti in posizione leggermente sopraelevata; questi scarichi hanno un anello di accumulo in modo che lo scarico di emergenza si attivi solo quando il livello dell’acqua in copertura è di circa 10 cm. “Raggiunge le sue massime prestazioni quando viene riempito per ulteriori 5 cm”, spiega Arne Zucker. In ciascuna delle due metà della hall sono stati previsti cinque percorsi di tubazioni per il drenaggio di emergenza, di cui uno per il portico meridionale. Avendo le informazioni sul percorso, il produttore delle tubazioni in ghisa, Saint-Gobain, è stato in grado di calcolare l’idraulica e i diametri richiesti (in questo caso fino a 300 mm).

Il passo successivo è stata la progettazione e la costruzione dei supporti delle tubazioni, per i quali gli ingegneri civili e ambientali dello studio GFM si sono rivolti all’Ufficio Tecnico di MEFA Befestigungs- und Montagesysteme GmbH di Kupferzell. Ora due tubazioni di drenaggio di emergenza, una per ciascuna delle due parti di hall, convoglieranno le acque meteoriche all’esterno. Poiché una metà della hall ha una superficie di circa un ettaro, nel caso di evento piovoso di 100 anni usciranno in totale circa 500l/s, distribuiti sui due scarichi. In corrispondenza dei punti di scarico sono stati posizionati i cartelli di avvertimento poiché l’uscita di quest’acqua genera una forza piuttosto significativa. Poiché anche 50 l/s per ettaro rientra nella definizione di “forti piogge”, come fa notare Arne Zucker, è improbabile che qualcuno si trovi volontariamente nell’area pericolosa durante eventi meteorici più gravosi.

Dimensionamento dei dei supporti delle tubazioni

Il posizionamento delle tubazioni all’interno della struttura portante esistente è stata una sfida, poiché la struttura esistente non era sempre utilizzabile allo scopo e, in molti casi, è stato necessario realizzare anche supporti integrativi.

Un totale di circa 1,3 km di tubazioni in ghisa è stato fissato alla struttura della copertura ad un’altezza massima da terra pari a 32 metri.

Ciascuna verga di tubazione in ghisa ha una lunghezza standard di 3m e viene solitamente fissata in due punti ad eccezione delle tubazioni con un diametro di 300mm che sono state sostenute in tre punti a causa del loro peso elevato.

Il compito dell’Ufficio Tecnico di MEFA è stato la progettazione dettagliata e il dimensionamento dei supporti delle tubazioni del sistema drenante nonché il calcolo dei punti fissi (perché quando grosse masse d’acqua vengono deviate dal loro andamento rettilineo, si creano forze elevate che devono comunque essere considerate nella progettazione dei supporti delle tubazioni).

Alcuni numeri dimostrano la dimensione del progetto: sono stati necessari in totale 60 punti fissi, sono stati utilizzati binari di montaggio per una lunghezza complessiva di 1.750 metri, più di 3.550 metri di barre filettate e 1.100 collari per tubazioni. Un altro aspetto preso in considerazione è stato la compensazione delle dilatazioni termiche. Con i cambiamenti stagionali non ci sono particolari problemi perché la struttura in acciaio della copertura e le tubazioni in ghisa si espandono in misura pressoché simile.

Diversa è la situazione in caso di forti piogge estive: la temperatura sotto la copertura può raggiungere facilmente i +50°C e, nel caso di temporale violento con acqua a temperatura di 20°C o meno, considerando le dimensioni della hall, sono prevedibili notevoli variazioni nella lunghezza delle tubazioni. Tali variazioni devono essere opportunamente compensate tramite l’impiego di appositi elementi scorrevoli applicati sulle tubazioni. 

supporti delle tubazioni sistema drenaggio

La struttura portante esistente spesso non era utilizzabile per il sostegno delle tubazioni; è stato necessario installare ulteriori supporti. Sullo sfondo a destra il vecchio sistema di drenaggio, che corre lungo i punti bassi del tetto piano.

Preassemblaggio degli elementi di fissaggio

L’assemblaggio in loco è stato effettuato dalla società di installazione Manfred Himmelreich & Co. GmbH di Monaco di Baviera. L’amministratore delegato Sebastian Beer dice: “Ho affidato al mio capo montatore Frank Behnisch questo progetto impegnativo e insolito, un uomo di grande esperienza che pensa in modo razionale e pragmatico, aspetto cruciale quando si tratta di progetti così impegnativi e importanti”.

Il processo è stato tale che i progetti costruttivi e la prova di resistenza per i supporti delle tubazioni sono stati creati in collaborazione tra l’ufficio di progettazione di GFM e l’ufficio tecnico di MEFA. Successivamente Behnisch ha costruito alcuni campioni per ogni tipologia di supporto in un’area del capannone temporaneamente adibita ad officina.

Dopo l’assemblaggio e il collaudo dei campioni, è iniziata la loro produzione in serie. “Quindi abbiamo dovuto solo sollevare i supporti prefabbricati a un’altezza di 30 metri e fissarli, il che ha semplificato notevolmente il lavoro. In considerazione delle altezze vertiginose, il vantaggio della prefabbricazione è decisamente evidente, così come il pre-montaggio in officina di assemblaggi ripetitivi. Pensiamo sempre in anticipo a come implementarlo nel modo più sensato”, afferma il capo montatore Frank Behnisch. Perché il preassemblaggio tutela il fattore lavoro, che oggi sta diventando sempre più prezioso. Il montaggio dei supporti, spesso in condizioni molto anguste in pozzi, gallerie di alimentazione o, come qui, ad un’altezza di 30 metri, rappresenta ovviamente uno sforzo aggiuntivo per gli installatori. Inoltre, il preassemblaggio in officina consente di risparmiare tempo prezioso in cantiere e garantisce la sicurezza della pianificazione.

MEFA fornisce anche un servizio di preassemblaggio dei supporti delle tubazioni. Tuttavia, l’installatore non si è avvalso di questo servizio, poiché le condizioni per montare all’interno dell’hangar erano particolarmente favorevoli. L‘installatore ha ricevuto da MEFA i binari di montaggio già tagliati su misura per la prefabbricazione dei supporti. “Per tutti noi, la realizzazione del sistema di drenaggio di emergenza è stato un progetto particolarmente appassionante a causa delle sfide che si sono presentate fin dall‘inizio”, commenta Frank Behnisch.

“Nonostante l’elevato numero di aziende coinvolte, il progetto di ristrutturazione è andato relativamente liscio ed è stato soddisfacente”, conclude Arne Zucker. Le aziende fornitrici Saint-Gobain e MEFA hanno consegnato regolarmente ed entro i tempi stabiliti i dimensionamenti e hanno risposto in modo tempestivo ed esaustivo a tutte le richieste provenienti dalle altre parti coinvolte nel progetto.

 

supporti delle tubazioni preassemblati a magazzino

Supporti preassemblati a magazzino. Poiché le travi in carpenteria metallica non possono essere forate per motivi strutturali, gli elementi di fissaggio consentono un collegamento mediante bloccaggio. Le staffe distanziatrici impediscono lo spostamento laterale.

Modulo Servizio Tecnico di Sviluppo

Il Modulo di Servizio Tecnico di Sviluppo consente una raccolta precisa e puntuale di informazioni e dati inerenti l’opera impiantistica.

MEFA Italia fornisce soluzioni per il sostegno e il supporto degli impianti a progettisti e installatori.

Elementi Secondari

La realizzazione di un’opera impiantistica include non solo gli impianti stessi ma anche i relativi sistemi di sostegno, intesi come quelle strutture destinate a sorreggere gli elementi costituenti gli impianti.

Questi supporti, che nell’ambito della normativa vigente (NTC 2018) sono considerati come Elementi Secondari, devono essere comunque calcolati e verificati al fine di garantire il sostegno in sicurezza degli impianti che su di essi gravano.

Per la loro determinazione occorre considerare tutte le azioni agenti trasmesse dagli impianti (carichi statici, termici, sismici – nonché i carichi ambientali di vento e neve nel caso di installazione in ambiente esterno) e valutare le condizioni dell’ambiente in cui i supporti devono essere installati (così da poter scegliere la finitura del materiale più opportuna).

In qualità di azienda che distribuisce prodotti e sviluppa soluzioni tecniche nell’ambito dei sostegni modulari destinati agli impianti, MEFA Italia è in grado di fornire sia una vasta gamma di elementi di fissaggio (consultabili sul nuovo Catalogo Soluzioni di Montaggio Tubazioni 2022) sia di proporre un servizio tecnico di sviluppo completo che, partendo dalla consulenza tecnica e passando attraverso l’elaborazione tramite appositi software, può spingersi fino alla Modellazione BIM dei supporti.

Servizio Tecnico di Sviluppo

Il servizio tecnico svolto da MEFA comprende:

  • i Servizi di Base, generalmente composti dai seguenti documenti:
    • Relazione tecnica descrittiva,
    • Report di calcolo dei supporti,
    • Report di calcolo degli ancoraggi dei supporti,
    • Schemi grafici con indicazione dei materiali occorrenti,
    • Computo metrico del materiale occorrente.
  • i Servizi Opzionali Aggiuntivi, forniti solo a seguito di richiesta specifica del cliente, composti da:
    • Disegni costruttivi,
    • Planimetrie impiantistiche contestualizzate sull’edile con indicazione del posizionamento dei supporti,
    • Computo metrico di dettaglio,
    • Progetto timbrato e firmato da Tecnico Professionista (fornito appoggiandosi a Studi Tecnici esterni che collaborano con MEFA).

Modulo online

Per poter fornire il servizio richiesto l’Ufficio Tecnico di MEFA, composto da un team di esperti ingegneri e architetti, deve acquisire tutta una serie di informazioni inerenti l’opera impiantistica; a tal fine, è stato realizzato il nuovo Modulo Servizio Tecnico di Sviluppo (disponibile online sul sito) che in pochi click consente al cliente di poter inserire tutte le informazioni necessarie per sviluppare la migliore soluzione tecnica.

Il servizio di sviluppo tecnico dipende da una molteplicità di fattori, quali ad esempio (e solo per citarne alcuni): tipologia di impianto, carichi da sostenere, ubicazione dell’impianto, normativa tecnica da applicare in fase di elaborazione.

Solo tramite una raccolta precisa e puntuale di tutte le informazioni necessarie, infatti, l’Ufficio Tecnico di MEFA potrà elaborare la migliore soluzione di fissaggio, ottimizzata sia nell’impiego dei materiali che nel costo.

Il modulo è online a questa pagina e può anche essere scaricato in formato PDF per poter essere comodamente compilato in un secondo tempo e poi rimandato a marketing@mefa.it

I funzionari tecnici-commerciali di MEFA sono sempre a completa disposizione dei clienti per illustrare il modulo, anche di persona, e per fornire tutta la necessaria assistenza alla compilazione.

Il modulo è responsive e può essere tranquillamente compilato anche da smartphone